domenica 18 settembre 2016

La filosofia Vegana e l'Effetto Farfalla

Nel 1950, Alan Turing, parlando dello spostamento di un singolo elettrone in un ben preciso momento e delle conseguenze generate da tale avvenimento (vedi "Computing machinery and intelligence Mind" del 1950), anticipava già di qualche anno quella che in seguito sarebbe stata la teoria dell'Effetto Frafalla. La locuzione, probabilmente derivata dai racconti di fantascienza dello scrittore Ray Bradbury (Sound of Thunder, 1952), venne ripresa e analizzata scientificamente soltanto nel 1963, in un documento destinato alla New York Academy of Sciences. Di cosa si tratta esattamente? Seguendo l'idea di Bradbury, immaginiamo per un attimo che qualcuno riesca a ritornare indietro nel tempo e che, proprio in questa occasione, calpesti inavvertitamente una farfalla...tale atto potrebbe avere conseguenze del tutto inaspettate e catastrofiche per tutto il genere umano. Su questi parametri si basò anche l'analisi scientifica del 1963, all'interno della quale il matematico e metereologo americano Edward Lorenz ribadì come tale concetto non fosse poi così lontano dalla realtà. Il perpetuarsi della crudeltà sugli animali, la continua ricerca di alimenti che siano in grado di portare maggiori profitti alle industrie alimentari a scapito della qualità e senza alcun rispetto per la nostra Madre Terra all'interno del loro ciclo produttivo, sono due delle tendenze negative che continuano nel tempo a produrre quell'Effetto Farfalla al quale si accennava prima. Non basta cercare di informarsi su cosa contengono realmente i cibi che ci vengono propagandati dal mercato, è importante anche sapere cosa accade esattamente dietro le quinte delle industrie alimentari e quanto, questi avvenimenti, possano risultare nocivi al pianeta sul quale viviamo e, in prospettiva, al nostro stesso futuro. Ponendoci all'interno di quest'ottica non sarà difficile scoprire che negli USA, ad esempio, circa il 72% dei cereali che vengono coltivati non finiscono sulla tavola degli americani ma servono per alimentare il bestiame; quest'ultimo, inoltre, consuma circa l'80% del raccolto mondiale di soia e oltre la metà di quello di mais. servono Si scoprirebbe anche che i tanto propagandati hamburger (dai ben noti effetti nocivi sulla salute) sono tra i maggiori responsabili della deforestazione mondiale; statisticamente, ogni giorno, ogni bovino adulto è responsabile della perdita di circa 14.400 acri di foresta pluviale. Le cose non vanno tanto bene neanche nei nostri mari: secondo studi recenti (2006), la fornitura mondiale di frutti di mare si esaurirà entro il 2048, mentre circa il 70% delle specie di pesci si avvia verso l'estinzione per sfruttamento e impoverimento; a questo bisogna infine aggiungere il costante aumento delle zone morte negli oceani, la distruzione degli habitat marini e l'inquinamento delle acque. L'uomo non ha certo avuto bisogno di andare indietro nel tempo per innescare l'Effetto Farfalla, lo fa tranquillamente ogni giorno, proprio adesso, nel presente, incurante di ciò che sarà, completamente sordo ai vari richiami che gli suggeriscono come sia ancora possibile invertire questa tendenza. La filosofia Vegana è una di queste possibilità, una scelta coraggiosa, di certo controtendenza, lontana da interessi e calcoli finanziari, una scelta fatta con la testa e con il cuore, due parti del nostro corpo che dovremmo imparare ad usare molto più spesso.

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